venerdì 13 aprile 2012

Capitolo 2. Decisioni….

Guardai l’orologio sul comodino erano le sei in punto , decisi di non fare la mia solita corsetta , ma di riposare qualche ora prima di comunicare ai miei genitori quello che avevo deciso, spensi l mp3 mi tolsi le cuffie e chiusi gli occhi cercando di dormire un po’ , perché quando li avrei riaperti avrei dato vita al cambiamento.
Quando mi svegliai erano da poco passate le undici , e avevo un gran mal di testa , mi sentivo gli occhi pesanti , ma questo non mi avrebbe impedito di alzarmi ed affrontare la faticosa giornata che mi aspettava , cosi mi feci coraggio , mi alzai dal letto  e mi infilai subito sotto la doccia con la speranza che l’acqua fredda mi rigenerasse .
Una volta vestita ,andai in cucina per mangiare qualcosa , ma quando sentii rientrare i miei genitori , di colpo mi passò la fame .
Vennero dritti in cucina ;
<buongiorno tesoro , come stai?>
*bene mamma , sono contenta che ci siate entrambi perché avevo proprio bisogno di parlare con voi , riguardo a quello di cui abbiamo parlato ieri , tu mi hai chiesto  cosa volevo fare e con chi volevo stare giusto mamma?
<si tesoro >
*bene io ho deciso …
<sono felice che tu abbia già deciso , pensavo che ti ci volesse più tempo cara >
*ho deciso di partire , di andarmene via per un po’ non posso più restare qui , tra voi due, non posso decidere con chi stare , e non voglio esserci quando firmerete i documenti per il divorzio….
<ma Alex è una follia , partire da sola per andare dove>
*questa è la mia decisione vi prego di accettarla , sono maggiorenne e non ho bisogno del vostro permesso ma solo della vostra comprensione, dove andare e con chi partire lo deciderò tra oggi e domani, e comunque il tempo di organizzarmi e poi partirò.
<Billy tu non dici nulla a tua figlia?
<no io sono d’accordo con Alex stare lontana da qui e da noi in questo momento non può farle altro che bene , e poi io mi fido di lei , tesoro se è di questo di cui hai bisogno allora vai>
*grazie papà, ora esco poi vi farò sapere il resto…
Mi preparai velocemente , presi l’auto e uscii , strada facendo chiamai Sofia e le chiesi di venire a pranzo fuori con me , perché dovevo parlarle ,avevo tutto chiaro nella mia mente e lei ne faceva parte infondo era mia “sorella”….
Passai a prenderla e insieme andammo in un fast food non molto lontano da casa sua ;ci sedemmo al tavolo e io le spiegai quello che avevo in mente.
<allora sono ansiosa di sentire le tue idee , al telefono sembravi entusiasta di un piano in cui stranamente ero coinvolta >
*ti ricordi quando mia madre mi disse di decidere quello che volevo fare?
<si è quindi?
*ho deciso Sofi , voglio partire andare un po’ via da qui …
<e dove vorresti andare ?l hai già detto ai tuoi?
*certo , anche se non ne erano felicissimi credo che abbiano capito , ora ti spiego tutto: voglio partire per New York e magari iscrivermi ad un college e andare a dormire in uno di quei  alloggi per studenti cosa ne dici?
<perché lo chiedi a me se sei cosi decisa?
In quel momento il mio sguardo fu più chiaro di me…
<cosa???stai per caso chiedendomi indirettamente  di venire con te signorina Alexandra Isabel Davids ?
*uhm si, andiamo Sofi ,ci divertiremo molto insieme e poi tu sei la mia migliore amica ricordi quello che ci siamo dette da bambine ?:unite sempre divise mai.
<ok va bene ma , devo parlarne prima con i miei genitori e poi ti faccio sapere.
Mi alzai e la strinsi forte a me ..
*grazie non  te ne pentirai vedrai..
<me ne pentirò lo so, e comunque prima di festeggiare aspetta che ne parli con la mia famiglia ….>
Quando la cameriera arrivò facemmo la nostra solita ordinazione, e prosegui il nostro pomeriggio insieme…..
Il pomeriggio in compagnia di Sofi passò in un baleno, tra negozi, caffè e tante chiacchiere arrivò presto la sera e la riaccompagnai a casa…
*eccoci arrivate tesoro ..
<grazie Alex , oggi abbiamo passato un bellissimo pomeriggio insieme , era da un po’ che non ci divertivamo cosi, vero?
*già da quando è nato il tuo ultimo fratellino , e i miei erano in guerra aperta credo….
<ora vado , mi aspetta un importante conversazione con i miei , tranquilla che appena saprò la risposta ti chiamerò ok?
*va bene , Sofi tu però si convincente ci conto…
<a più tardi  ….>
Quando Sofi entrò sorridente , ed ansiosa in casa misi in moto l’auto e tornai a casa mia , l’auto di mio padre era già in garage  , quindi probabilmente mia madre stava preparando la cena , speravo che al mio rientro nessuno dei due mi avrebbe chiesto del viaggio , o fatto uno dei loro soliti discorsi , ma appena apri la porta sentii la voce di mia madre,
<Alex sei tu?
E chi sennò, pensai…
*si mamma sono io.
<tesoro tra cinque minuti è pronta la cena , ho preparato il tuo piatto preferito :patate al forno e scaloppine al limone…
Fantastico !un modo dolce per farmi cambiare idea sulla partenza?!
*arrivo subito!!!le urlai …
Andai in camera mia, lasciai la borsa e la giacca, andai a lavarmi le mani in bagno e scesi in cucina.
<tutto bene oggi ?cos hai fatto?
*Sono andata a pranzo fuori con Sofia , abbiamo fatto un po’ di giri , e parlato un po’ , e… a proposito di lei volevo dirvi che se i suoi genitori sono d’accordo partirà con me.
Mia madre abbassò lo sguardo sul tavolo e mi chiese:
<quindi non hai cambiato idea , sei ancora decisa a partire..
*si mamma voglio ancora partire , non cambierò idea ho deciso che partirò con o senza Sofia, e se ti interessa saperlo andrò a New York.
Detto questo, l’atmosfera si fece gelida, mio padre continuava a mangiare ,mentre mia madre fissava furiosa il piatto davanti a lei, fui io a rompere il ghiaccio.
*Sentite voi siete la mia famiglia, ed io vi amo, ma dopo tutto quello che è successo qui , tra voi due , io ho bisogno di cambiare aria di starmene un po’ da sola , e non pensare che voglia farti un dispetto mamma , perché non è cosi, infondo tu mi hai chiesto cosa volevo fare .
<si , ma io non  intendevo di cambiare città da sola!
*Ma io non vado via per sempre mamma!
*Sto solo cercando di staccarmi da questa realtà che mi sta soffocando, e non posso decidere se vivere con te o papà perché voglio bene ad entrambi , cerca di capirmi mamma…scusate ma non ho più fame…
Respirai a fondo, mi alzai dalla sedia, e me ne andai in camera mia, chiusi la porta , cercai il cellulare nella borsa per vedere se Sofia mi aveva chiamata , ma quando lo trovai non c’era nessuna chiamata, lo lanciai nervosa sulla poltroncina , e mi distesi sul letto, guardando il soffitto pensavo al perché  Sofia non mi avesse ancora chiamato, ma ero più convinta che mai a partire  e lo avrei fatto anche da sola , mentre l’ansia mi assaliva all’improvviso il cellulare squillò, saltai letteralmente dal letto e mi precipitai a prendere il telefonino, non potevo crederci quando sul display lessi :<<CHIAMATA ENTRANTE SOFIA>>.
*pronto Sofi …
<ehi Alex >.
Il tono di voce da cane bastonato che aveva Sofi al telefono mi fece capire che sarei partita d sola ….
*allora in che modo ti hanno detto di no?
<mi dispiace Alex io ci ho provato a convincerli in tutti i modi, li ho rassicurati , e ho chiarito tutti i loro dubbi, ma è andata male…
*Cavoli , va bene tranquilla tu ci hai provato non è colpa tua , magari sono io che mi sono illusa troppo in fretta , pensa che già immaginavo a come sarebbe stato vivere insieme, comunque è andata cosi, ti andrebbe di uscire un po’ domani sera , ho bisogno di divertirmi e non pensare …
<mi dispiace Alex non posso …
*uffa ,  va bene non poter partire ma, non dirmi che ti hanno segregato in casa ?
<no è solo che…….domani ho tante cose da fare, non so se lo sai ma partirò per New York con la mia migliore amica …
Fu talmente forte la gioia che provai in quel momento ,da farmi dimenticare tutte le cose che avrei dovuto ancora preparare…
<ehi ci sei ?hai capito cosa ti ho appena detto o devo spiegartelo in disegnini?>
*no scusa ma sono cosi felice che non riesco ancora a crederci , pensavo che sarei davvero partita da sola .
<quando ho parlato con i miei , e ho spiegato loro la situazione , sono stati cosi comprensivi non ho dovuto neanche insistere ,mi hanno subito detto che sarebbe stata una bella esperienza per me e che avrei dovuto farla, pensa….
*ok adesso non ci resta che preparare le valigie , fare i biglietti e partire per questa fantastica avventura insieme…
<domani mattina passo da te e insieme andiamo a fare i biglietti, poi da li inizieremo a preparare tutto, ok?
*va bene ti aspetto ….Sofia!
<che c’è ?>
*andrà tutto bene vero?
<certo benissimo , sarà la nostra svolta, ora vai a letto che domani ci aspetta una lunga giornata >
*hai ragione , come sempre del resto , sono cosi felice che non so se riuscirò a dormire buonanotte amica mia.
<notte Alex>

My destiny in your eyes ...


Mai avrei potuto credere che una persona potesse amare cosi, umana o non , un amore che supera ogni ostacolo o pregiudizio, un amore folle oltre ogni limite di tempo o spazio…
Mai avrei potuto credere che la mia vita sarebbe cambiata cosi, che tutto quello che mi ero costruita sarebbe crollato cosi in un battito di  ciglia ,e in un attimo mi sarei ritrovata in una vita nuova che mai e poi mai avrei creduto di poter vivere……
                             Capitolo 1 il cambiamento…
Era una calda giornata di luglio quando il cambiamento iniziò….
Quella mattina riuscii addirittura a svegliarmi prima che la sveglia suonasse non ci potevo credere , erano le sei e trenta, mi alzai dal letto con una strana adrenalina come se il mio corpo sentisse che qualcosa stava per cambiare, mi infilai sotto la doccia e dopo mi preparai per la mia corsetta mattutina (era diventata un abitudine da quando dopo il diploma mi ero presa una pausa dagli studi in attesa di scegliere l’università a cui iscrivermi).Passai per la cucina vuota, i miei dovevano essere già a lavoro, presi una bottiglietta d’acqua dal frigo  infilai le cuffiette del mio mp3 e uscii di casa ….
Mentre correvo ascoltando canzone dopo canzone baciata dai raggi caldi del sole, strane idee mi passavano per la mente , e pensai che magari era a causa del brutto periodo che stavamo passando a casa , visto che da mesi i miei genitori non facevano altro che litigare anche per le cose più inutili del mondo, strano! Pensai, loro che fino a qualche anno fa erano il ritratto della felicità sempre insieme, appiccicati  come  due adolescenti al primo cambio di ormoni, ed ora sembrano due perfetti estranei che a stento sopportano di stare tra le stesse mura.
Forse è per il fatto che non erano riusciti ad avere un altro figlio dopo di me, pensai , mi ricordo che mia madre si chiudeva in camera sua a piangere per non farsi vedere da me , quando i test di gravidanza erano tutti e sempre negativi, fino a quando poi si decisero ad andare da un medico specialista , e li arrivò la brutta notizia, avevo tredici anni quando mia madre scopri che a causa di un problema ginecologico non avrebbe più potuto avere figli , fu un dolore terribile, infatti credo sia stato questo  il motivo della loro rottura definitiva.
Cercai di allontanare tutti i pensieri che mi affollavano la mente , e ripresi a correre più veloce, scaricando tutta la rabbia che avevo nelle gambe imboccando la strada di casa feci ritorno..
Aprii la porta di casa mi diressi direttamente in cucina ,la corsa mi aveva messo fame, cosi feci un abbondante colazione , una bella doccia rigenerante ,e mentre  stavo per vestirmi sentii il rumore della porta ,mi infilai subito i vestiti e andai all’ingresso ,vidi mio padre furioso,
*papà cos’è successo come mai sei già a casa?
<Alex è arrivato il momento che tu sappia cosa sta’ succedendo tra me e tua madre, basta bugie e poi sei grande abbastanza per capire.
Capii subito cosa mio padre ,Billy stava per dirmi , e in un attimo immaginai già a come sarebbe stata la mia vita da figlia di genitori separati, il pensiero mi fece rabbrividire….
Venni riportata alla realtà dal rumore della porta che fece mia madre sbattendola quando entrò anche lei con l’espressione di chi sta’ per dirti qualcosa che non ti piacerà.
<tesoro dobbiamo parlare>
Che gran novità pensai..
*lo so mamma, papà mi ha già annunciato qualcosa , non che io già non sapessi…
Mio padre ci riunii nel salotto e li iniziò la fine della farsa che ormai non potevano più portare avanti…
<Alex è da un po’ di tempo che tra me e la mamma le cose non vanno
Bene, abbiamo cercato di sistemare le cose ma non c’è l’abbiamo fatta , e siamo giunti a una conclusione insieme>
<si tesoro io e tuo padre abbiamo deciso di separarci, tuo padre  prenderà una casa in affitto poco lontano da qui, io terrò questa casa e tu , potrai decidere con chi andare a vivere >
Per un istante rimasi li seduta immobile, non potevo credere a cosa le mie orecchie avevano ascoltato, non riuscivo a mettere insieme una frase , ma poi mia madre mi riportò tra loro…
<allora tesoro non dici nulla? cosa ne pensi?>
*Cosa ne penso mamma? Come puoi farmi una domanda del genere , voi due state per separarvi , io sarò figlia di genitori separati, pronta ad essere spostata come un pacco postale da una casa all’altra , più sola di prima, e tutto quello che tu mi sai chiedere è cosa ne penso? penso che ho bisogno di tempo per pensare mamma , ho bisogno solo di questo…
MI alzai furiosa  , sfilai le chiavi della macchina dalla borsa di mia madre e uscii di casa più veloce che mai, mi diressi con lo stereo a palla a casa dell’unica persona che poteva aiutarmi , l’unica persona che volevo vedere Sofia Bennett la mia migliore amica dai tempi delle medie, l’unica di cui mi fidassi, l’unica che sapeva tutto di me, la sorella che non avevo mai avuto…
Parcheggiai l’auto nel suo vialetto bellissimo pieno di rose , sua madre Lidia era una fioraia e amava in modo straordinario i fiori , ma anche la sua numerosa famiglia, infatti quando attraversai il giardino per andare alla porta lei era li tra le rose sporca di terra fino ai capelli,
*buongiorno Signora Bennett.
<buongiorno Alexandra , Sofia è in camera sua vai pure…
 *grazie …
Entrai in una casa bellissima , accogliente adoravo stare li dove ogni cosa  profumava d’amore…
Sofi , urlai per le scale …
<ehi non urlare che svegli Lucas , ti sei dimenticata che ho un altro fratellino di pochi mesi che si sveglia anche se starnutisci?
*scusa Sofia è che sono fuori di me , ho bisogno di parlarti…
<cosa ti è successo ? è di nuovo a causa dei tuoi genitori?
*si! Si separano Sofi, oggi sono tornati prima da lavoro e mi hanno detto che non possono più stare insieme , che vogliono separarsi , mio padre si trasferirà mentre mia madre resterà nella nostra casa , e dopo avermi dato la bella notizia , tutto quello che mia madre ha saputo dirmi è allora cosa ne  pensi ?, potrai scegliere con chi restare .Ti rendi conto sarò un pacco , che passerà da una casa all’altra …
<oh cavoli non vorrei essere nei tuoi panni ! e tu cosa ne pensi , cosa le hai detto?>
*che ho bisogno di tempo per pensare , oh Sofi non so davvero cosa fare sono cosi arrabbiata , confusa…
vado a farmi un giro ho bisogno di prendere un po’ d’aria ci si sente dopo…
<vuoi che venga con te ?>
*no Sofi ti ringrazio ma questa volta devo restare un po’ da sola con me stessa , ma ci sentiamo dopo ….ti voglio bene…
<ok va bene ma stai attenta non correre , e chiamami dopo, eh Alex ne uscirai alla grande vedrai …ti voglio bene…>
Andai alla macchina misi in moto e uscii dal vialetto di casa Bennett , non sapevo dove andare , mentre guidavo non facevo altro che pensare a tutto quello che mi avevano detto i miei genitori, alla loro freddezza , al fatto che non si erano neanche guardati in faccia quando dicevano alla loro unica figlia che dopo venti anni di matrimonio , venti  anni di vita insieme , di esperienze , gioie e dolori avevano deciso di dividere le loro strade , di mettere la parola fine alla loro vita insieme, alla nostra vita insieme, fuori si stava facendo buio e decisi di tornare prima che mi fossi allontanata troppo da casa, anche perché quando ero nervosa , non facevo mai caso a quanta strada facessi .
Parcheggiai l’auto in garage , entrai in casa e andai direttamente in camera mia senza far caso a chi ci fosse in casa , chiusi la porta a chiave lasciai cadere la borsa sul pavimento, afferrai l mp3 misi le cuffie e mi stesi sul letto, chiusi gli occhi ,e cercai di evadere dalla realtà che mi stava facendo soffocare.
Passai da canzone in canzone, e nello stesso tempo scappavo da pensieri negativi, che più cercavo di allontanare più tornavano indietro veloci e potenti come un boomerang e facevano male….
Quella notte fu la più lunga della mia vita, che passai tra pensieri, paure e decisioni da prendere , non ho mai creduto ai vecchi proverbi ne tantomeno ero superstiziosa, ma mai proverbio fu più adatto per quella volta perché la notte mi aveva portato consiglio, mi ero schiarita le idee e adesso sapevo tutto quello che dovevo fare , quello di cui avevo bisogno era di cambiare aria , di andare via da tutto e tutti per un po’....