lunedì 9 luglio 2012

Capitolo 4° "La Partenza"....

Il giorno arrivò in fretta, quella mattina mi alzai di buon ora, ero troppo felice per restare a letto e dormire cosi , dopo essermi preparata , uscii di corsa per andare a prendere Sofia ed andare a prenotare  i biglietti .
Quando arrivai a casa di Sofia mi bastò uno squillo col cellulare per vederla uscire di casa sorridente, venire verso di me , dopo un breve saluto , ci dirigemmo verso l ’ aeroporto, ci mettemmo in fila con le altre persone, e quando arrivò il nostro turno, prenotammo 2 biglietti sola andata per il Connecticut per il giorno successivo.
Uscimmo dall’aeroporto felici , con i biglietti in tasca e tanta voglia di   partire e divertirci, riaccompagnai a casa Sofia, cosi poteva andare a preparare i bagagli e tornai a casa mia.
Entrata in casa incrociai mia madre , fu inevitabile parlarle:
< Ciao , sei andata a prenotare i biglietti?
*Ciao mamma , si abbiamo comprato i biglietti partiamo domani, alle otto del mattino.
Mia madre abbassò lo sguardo, poi mi chiese:
<chi vi accompagna all‘ aeroporto ?
*Il padre di Sofia , ci accompagna con il furgoncino di sua moglie , perché ci vanno tutti i nostri bagagli.
<ho capito, resti a pranzo?
*si mamma, devo preparare i bagagli .
Feci per andare verso camera mia quando…
<Alex >
*si mamma!
In quel preciso istante mia madre mi venne incontro e mi abbracciò cosi forte che riuscivo a sentire il battito del suo cuore contro il mio petto , e con le lacrime agli occhi mi disse:
<Alex tesoro mio , mi dispiace di tutto quello che hai dovuto sopportare in questi mesi, mi dispiace piccola mia>
*Tranquilla mamma , ti ho già perdonata, ti prego non piangere..
Riuscii a tranquillizzarla ..
*Ora vado in camera mia a preparare le valigie, chiamami quando è pronto il pranzo..
Quando entrai in camera mia , mi resi conto che quella era l’ultima mattina che passavo li, nella camera dove ero cresciuta, sfilai le valigie dal  ripostiglio accanto alla porta, e le appoggiai sul pavimento  , dopo averle pulite un po’, iniziai a metterci dentro tutto quello che pensavo mi servisse ,  jeans, tute, i miei stivali , (di cui non potevo proprio fare a meno), cercai di farci stare tutto, e prima di chiuderle facevo mente locale per evitare di dimenticare qualcosa…
Mentre mettevo a posto le ultime cose , non potevo fare a meno di pensare che tutta la mia vita stava per cambiare, a quanta gente nuova avrei conosciuto , a quanto mi sarei divertita da sola con Sofia e… si , anche quel pensiero mi sfiorava la mente “l’amore”, chissà magari li in quel posto dove non conoscevo niente e nessuno avrei trovato una persona da amare.
Stavo chiudendo le  valigie quando mia madre dalla cucina mi chiamò,
<tesoro è pronto il pranzo vieni a tavola>,
Mi precipitai a tavola il lavoro, il nervosismo mi avevano messo fame, seduti a tavola c’ erano già i miei genitori , iniziammo a mangiare, e tra una forchettata ed un'altra mio padre iniziò a parlarmi;
<così è già tutto pronto domani mattina partirai piccola>
*si papà è tutto pronto, domani mattina il papà di Sofia passerà a prendermi e ci accompagnerà all’ aeroporto.
Quella fu l’unica domanda che mi fecero , poi ci fu il silenzio , continuammo a pranzare , e quando finimmo chiesi a mia madre se voleva che l’aiutassi con i piatti ma mia madre mi disse  di no, ero annoiata non sapevo cosa fare e quella giornata sembrava non passare mai, cosi andai in camera mia e chiamai Sofia….
<Pronto ?
*ehi Sofia cosa fai ?
<ho appena finito di preparare le valigie, e stavo andando a pranzare, tu?
*io ho appena finito di mangiare, le valigie le ho finite, ed ora mi annoio , non so cosa fare.
<dai resisti ancora qualche ora ,pensa a tutto quello che avremo da fare una volta li!, io al solo pensiero vado in panico, passerò il pomeriggio con i miei genitori  e i miei fratelli, visto che per un po’ non li vedrò…
*Beh farei lo stesso , se non fossi figlia unica e i miei genitori si stessero separando!
<scusa Alex qualche volta ho la delicatezza di un elefante in un negozio di porcellana>
*Figurati , tanto è la realtà, anzi sai cosa ti dico che vado a farmi una bella corsetta al parco…
<Allora ci sentiamo quando torni ok?
*ok a più tardi …
Infilai la mia tenuta da ginnastica, il mio mp3 e usci di casa…
MI diressi verso il parco dove andavo di solito per correre in pace, iniziai piano piano, ma poi mi accorsi che correvo sempre più veloce, come se il mio stress si fosse trasformato in adrenalina, avevo fatto già un bel po’ di strada quando mi accorsi che c’ era una festa proprio di fronte a me al uscita del parco, c’erano bancarelle , giocolieri, teatrini, e nel aria un forte odore di zucchero filato , ma poi vidi dei telescopi tutti in fila , con tante persone intorno, ed ancora più in là palle di vetro , cartomanti…
Andai in quella direzione incuriosita , e chiesi ad un passante :
*Mi scusi mi saprebbe dire che festa è?
<certo Signorina , oggi è la festa delle stelle>
*la festa delle stelle? chiesi incuriosita.
<si certo , vede ci sono astrologhi, cartomanti, e quegli aggeggi strani che se ci guardi dentro vedi i pianeti…
*Grazie .
<si figuri , faccia un giro è interessante>
*si lo farò. Arrivederci..
Sempre correndo andai verso la festa, mi feci un giretto, c’erano persone che  spiegavano il tuo pianeta , il tuo ascendente , il segno zodiacale ecc…
Era tutto colorato di blu e nero,  sulle pareti manifesti con disegnato su i pianeti, le stelle e i segni zodiacali, e il testo diceva:
NOTTE SOTTO LE STELLE
TI ASPETTIAMO NEI GIORNI 11-13-17
PER GUARDARE INSIEME A TE I PIANETI
E LE STELLE,
VIENI A FARTI LEGGERE IL FUTURO DALLE NOSTRE CARTOMANTI,
O A FARTI SPIEGARE IL TUO ASCENDENTE, O
IL SIGNIFICATO DEL TUO NOME
UNA NOTTE DA NON PERDERE….
No pensai, questa festa non fa per me, dato che a queste cose non ci credo…
Ho sempre pensato che il giorno 13 e 17 portassero fortuna, adoro i gatti neri e passo sotto le scale, non credo all’ oroscopo ,e tantomeno nelle cartomanti, cosi girai le spalle e me ne andai.
Stavo iniziando a correre quando mi accorsi che una di quelle donne vestite dai mille colori , seduta ad un banchetto affiancato da un cartello che diceva:
SIEDITI AL TAVOLO DI MICHELLE ,
TI DIRA’ TUTTO QUELLO CHE VUOI
SAPERE SUL TUO FUTURO.
CON SOLO 3 DOLLARI.
Continuava a fissarmi come se mi conoscesse, la ignorai e continuai la mia corsa, quando mi girai non la vidi più ,”sarà andata ad imbrogliare qualche altra poverina dal cuore infranto”, pensai ;ma quando girai la testa me la ritrovai di fronte faccia a faccia..
*e tu chi sei cosa vuoi? Io non voglio farmi leggere la mano o altre sciocchezze del genere, sappi che io non credo in quello che fai!
Le dissi con un filo di nervosismo..
Lei continuava a fissarmi, guardandomi negli occhi , e quando anche io incrociai i suoi vidi, che erano di un nero scuro,  come la notte.
<il tuo viaggio ti porterà alla rovina, incontrerai un uomo misterioso che ti spezzerà il cuore, e ti porterà alla morte>
*tu sei una povera pazza, non avrai un soldo da me credi di spaventarmi?
<Non voglio i tuoi soldi ragazza , sappi solo che quando lui arriverà e  guardandolo negli occhi non riuscirai a non  innamorarti di lui, per te sarà l’inizio della fine.
Incredula , scioccata e arrabbiata di tutte quelle stupidaggini che mi aveva detto quella pazza corsi dritta  dritta  verso casa mia…
Appena arrivata mi fiondai in camera mia, chiusi la porta e  mi sdraiai sul letto, con lo sguardo perso nel vuoto , continuavo a pensare a quella pazza, a tutte quelle cose che mi aveva detto, incredibile nel duemila c’è ancora gente che si inventa queste cose , mai dai mi ripetevo tra me e me, un uomo misterioso che mi porterà alla morte?!!!!
Non riuscendo a pensare ad altro chiamai Sofia che anche lei seppur scherzandoci su non riusciva a crederci, e dopo avermi rassicurato sulla questione “morte” , iniziò a prendermi in giro  sul ragazzo misterioso.
Staccai con Sofia, e mi resi conto che era già ora di cenare , cosi ancora in tenuta da corsa andai in cucina, li trovai i miei genitori che ridevano e scherzavano , guardando il menù di un ristorante messicano.
*Ehi che succede qui?
<ciao tesoro ! io e tuo padre stavamo pensando di ordinare al ristorante messicano per cena, cosa ne pensi?
*beh se è compresa una doppia porzione di nachos , che messicano sia!
Guardando quella scena mi resi conto , che,  da tanto tempo  non vedevo i miei ridere e scherzare cosi , e mi mancava…
La cena fu la migliore degli ultimi mesi, a tavola tutti insieme come una vera famiglia , ridemmo, scherzammo e per un istante , per un solo istante pensai che magari tutto sarebbe potuto tornare come prima, chissà;
<allora tesoro domani è il grande giorno sei emozionata?
*si papà un po’ .
<hai già preparato tutto?
*si, ho riempito cosi tanto le valigie che credo scoppino da un momento all’ altro..
< beh aspettavo il momento giusto per dartela , ma quale momento migliore di questo.>
Mio padre fini la frase è tirò fuori dalla tasca della giacca una busta bianca e me la porse , quando la apri…
*papà! Ma questi sono tanti soldi!
Dentro la busta bianca trovai un assegno con tanti zeri.
<vedi tesoro questi soldi te li avevo messi da parte per l’università e per qualsiasi tua emergenza , e credo che ora ti serviranno>
Mi alzai dalla sedia e andai ad abbracciarlo forte ..
*grazie papà!
<anche io ho un regalino per te>
Ancora tra le braccia di mio padre, guardai la grande scatola che mia madre prese dal salotto;
<è per te tesoro>
Afferrai la scatola incuriosita dal suo contenuto :
*oh mamma so… sono bellissimi  , come facevi a sapere che li volevo?
< ho visto il modo in cui li guardavi quando siamo passate davanti a quella vetrina di stivali  ,e parlando mi hai detto che ti piacevano quelli neri , e cosi…>
*grazie mamma , riesci sempre a stupirmi!
Andai ad abbracciare anche mia mamma , sapevo che lo desiderava , lo leggevo nei suoi bellissimi occhioni verdi..
Restammo un altro po’ a parlare , poi si fece l’ora di andare a dormire.
*notte papà, notte mamma io vado a nanna , sono un po’ stanca.
<vai tesoro ci vediamo domani.>
In camera mia si sentiva già il profumo di viaggio , con tutte quelle valigie, e l’armadio quasi vuoto; andai a farmi una doccia e mi infilai subito a letto , ero stanca , le valigie, la corsetta, le parole della veggente, si quelle che non riuscivo proprio ad allontanare dalla mente , uomo misterioso , cuore spezzato, morte, e il sonno arrivò.
Come al solito la sveglia fu puntuale , e all’  ennesimo squillo aprii gli occhi, finalmente il tanto atteso giorno era arrivato , ero cosi agitata che non mi accorsi neanche che ero già in piedi, feci una doccia velocemente , mi preparai e andai in cucina per la colazione , il profumo del caffè invase la casa, a tavola c’ erano già seduti i miei genitori ….
<buongiorno tesoro , dormito bene?
*si grazie papà.
Facemmo colazione insieme, nonostante il leggero broncio di mia madre, l’agitazione mi fece venire una fame terribile, che spazzolai quasi tutto ,e appena il mio stomaco si riempi mi alzai , per andare a terminare le ultime cose.
<tesoro è arrivata Sofia con suo padre sei pronta?
*si mamma scendo subito!!!!
L’ansia prese il controllo totale di me, afferrai le valigie e andai verso la porta d’ ingresso  , ad aspettarmi trovai i miei con tanto di occhi lucidi, e poi c’ era Sofia,….
<ehi allora si parte?
Le sorrisi, le parole non mi uscivano tanto facilmente in quel momento.
<dammi le valigie tesoro , le porto in macchina>
Quando arrivò il momento dei saluti , sentivo il cuore in petto stringersi, non riuscivo a parlare, …
<beh noi dovremmo andare Alex, altrimenti perdiamo l’aereo..>
*certo dammi qualche minuto.
<ti aspetto in macchina, arrivederci Signora Davids a presto.>
Mamma, fu l’unica parola che riuscii a dire prima che entrambe scoppiassimo in lacrime , ed in un lungo abbraccio.
<tesoro promettimi che starai attenta , che mi chiamerai tutti i giorni, che se dovessi sentire la mancanza di casa ritornerai ,che avrai cura di te.>
*Te lo prometto mamma , stai tranquilla, abbi cura di te anche tu, ti chiamo appena arrivo ok?
Un ultimo abbraccio prima di varcare la porta e andare in macchina, accanto alla portiera mi aspettava mio padre con le mani in tasca e lo sguardo triste.
<mia piccola Alex pensavo che questo momento sarebbe arrivato più tardi ,invece tu sei già una donna che parte in cerca del suo futuro, mi raccomando stai lontana dai guai , per tutto il resto ci sono io, buon viaggio tesoro.>
Un ultimo abbraccio forte a mio padre  poi, salii in macchina, e via verso , l’aeroporto…
Arrivammo all’aeroporto  giusto in tempo per non perdere l’aereo, e quando tutto fu pronto  decollammo, fu una sensazione strana come se stessi lasciando a terra tutta le mie preoccupazioni, mi sentivo felice, e pronta per un nuovo inizio…